Commenti sul forum di Trento e sugli ultimi atteggiamenti di Soros

(questo è un breve estratto in cui Soros spiega come gli Stati Uniti d'America nacquero esattamente come si cerca ora di far nascere gli Stati Uniti d'Europa; parla anche dei cosiddetti movimenti popultisti "antibanche")
Ho notato come nel Forum dell’Economia di Trento Soros abbia ripetuto in maniera praticamente identica il suo discorso del 14/12/2010, di cui qui riporto la traduzione (qui l’articolo originale):

“Gli architetti dell'euro sapevano che era incompleto quando lo hanno progettato. La moneta aveva una banca centrale comune ma nessun tesoro comune: inevitabile visto che il trattato di Maastricht aveva lo scopo di portare l'unione monetaria senza un unione politica. Le autorità erano fiduciose, comunque, che se e quando l'euro si sarebbe imbattuto in una crisi sarebbe stato in grado di superarla. Dopo tutto, è così che l'Unione europea è stata creata, facendo un passo alla volta, ben sapendo che passaggi aggiuntivi sarebbero stati necessari.
Col senno di poi, tuttavia, si possono identificare altre carenze nell’euro, di cui i suoi architetti non erano a conoscenza. Una moneta che doveva portare convergenza ha prodotto invece divergenze. Questo perché i fondatori non si resero conto che gli squilibri possono emergere non solo nella sfera pubblica, ma anche nel settore privato.
Dopo che l'euro è entrato in vigore, le banche commerciali avrebbero potuto rifinanziare i propri patrimoni in titoli di stato al tasso di sconto della Banca centrale europea che le autorità di regolamentazione {ndr: comprese le agenzie di rating} valutavano come privi di rischio. Ciò ha causato la convergenza sugli interessi sui titoli di stato tra i paesi europei. Questo a sua volta ha generato un boom degli acquisti nelle economie più deboli, riducendo la loro competitività. Allo stesso tempo la Germania, che soffriva le conseguenze della riunificazione, ha dovuto stringere la cinghia. I sindacati hanno deciso di fare concessioni sui salari e sulle  condizioni di lavoro in cambio della sicurezza del lavoro. E' così che le divergenza emerse. Eppure le banche hanno continuato a comperare titoli di Stato dei paesi più deboli, al fine di beneficiare delle seppur minime differenze ancora rimaste.
Il problema della mancanza di un tesoro comune emerse inizialmente dopo il fallimento di Lehman Brothers il 15 ottobre 2008, quando la minaccia di un collasso sistemico costrinse i governi a garantire che nessun altro istituto importante per il sistema finanziario sarebbe stato permesso di fallire. Allo stesso tempo Angela Merkel, cancelliere della Germania, ha insistito che ogni paese dovesse garantire le proprie istituzioni, rifiutando un approccio a livello europeo. È interessante notare che la differenza tra i tassi d’interesse (TUS) si è  ampliato solo nel 2009 quando il nuovo governo greco ha annunciato che il suo predecessore aveva falsato i bilanci e il deficit era molto più grande di quanto riportato. Questo è stato l'inizio della crisi dell'euro. {ndr: cfr. con articolo de “Il Sole24Ore”
: "Wall Street aiutò la grecia a nascondere debito" (articolo originale)}
La mancanza di un tesoro comune è stato così risolto: la prima volta con il pacchetto di salvataggio (tesoretto) greco, poi una struttura d'emergenza temporanea {ndr: LTROs}. Le autorità finanziarie sono pronte, ed è praticamente certo che qualche istituzione permanente sarà istituita. Purtroppo, è altrettanto certo che il nuovo regime sarà imperfetto. Ma l'euro soffre anche di altre carenze. I responsabili politici devono affrontare non solo da una crisi valutaria, ma anche una crisi bancaria e una crisi della teoria macroeconomica.
Le autorità stanno facendo almeno due errori. Uno è che essi sono determinati ad evitare default o haircut sul debito sovrano per paura di provocare una crisi bancaria. I possessori di obbligazioni delle banche insolventi sono protetti a spese dei contribuenti. Questo è politicamente inaccettabile. Un nuovo governo irlandese che sarà eletto la prossima primavera è tenuto a ripudiare l'attuale regime. I mercati l’hanno capito, e questo è il motivo per qui il salvataggio irlandese non ha portato alcun sollievo. In secondo luogo, alti tassi di interesse praticati sulle operazioni di salvataggio hanno causato l'impossibilità per i paesi più deboli di migliorare la loro competitività nei confronti di quelli più forti. La divergenza continuerà ad allargarsi e i paesi più deboli continueranno a indebolirsi. Il risentimento reciproco tra creditori e debitori crescerà e vi è un pericolo reale che l'euro distrugga la coesione politica e sociale dell'UE.”

Nel 2010 non parlava ancora di come l’eventuale crisi che sarebbe potuta arrivare sarebbe stata superata; nel 2012 dice espressamente che si sarebbe potuta superare tramite “l’unione politca”. Potete poi notare il suo solito insistere sull’inesattezza della teoria macroeconomica attuale che si basa su principi di Meccanica Classica, ignorando il concetto di riflessività finanziaria.
Inoltre già da quel tempo si contrapponeva all’atteggiamento tedesco di tenere le politiche economiche dei singoli paesi separate.
Si sta opponendo alle politiche della Bundesbank con sempre più fermezza (in questo articolo del 12/04/2012) ha messo in evidenza i preparativi della Bundesbank ad un collasso dell’euro, che sta creando una “profezia che si autoavvera” tramite il costante aumento di Excess Reserves della Bundesbank (grafico):
 
“La Bundesbank ha visto il pericolo. Ha ora iniziato a prepararsi contro l'indefinita espansione della massa monetaria, e ha iniziato a prendere provvedimenti per limitare le perdite che subirebbe in un crack. Questo sta creando una profezia che si autoavvera: una volta che la Bundesbank s'inizia a preparare per il crack, tutti devono fare lo stesso. I mercati stanno cominciando a riflettere questo.”

Cosa che dice praticamente con le stesse parole dal minuto 35:37 del video nel post precedente.
E inaspettatamente è arrivato persino a proporre che i singoli stati, anche se attraverso un organismo che sarebbe europeo, riprendessero la loro sovranità monetaria - vale a dire smettessero di essere “paesi del terzo mondo” (come li ha chiamati al forum di Trento) - qui riporto la traduzione dello stesso articolo in cui parla di questo:

“La carta di bilancio europea impone agli Stati membri di ridurre il loro debito pubblico ogni anno di un ventesimo della somma con cui supera il rapporto del 60% rispetto al PIL.
Propongo che gli Stati membri congiuntamente premino il loro buon comportamento per il rispetto di tale obbligo. Essi hanno trasferito alla BCE i propri diritti di signoraggio, del valore di 2-3 trillioni di € -valutato da Willem Buiter di Citibank e Huw Pill di Goldman Sachs, che hanno lavorato indipendentemente l'uno dall'altro. Una società veicolo proprietaria di tali diritti potrebbero utilizzare la BCE per finanziare il costo di acquisto delle obbligazioni, senza violare l'articolo 123 del Trattato di Lisbona.”

La cosa è abbastanza incredibile, e forse voleva essere più che altro una provocazione: in ogni caso non ha più fatto cenno di questo punto nel Forum, e probabilmente di questo non sentiremo più parlare: si è limitato a parlare di benefici imprecisati ai paesi che aderiscono al fiscal compact (1:09:36).

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  • Jun 16 2012, 11:01 AM
    thompson64 liked this post.
  • Jun 16 2012, 11:03 AM
    thompson64 responded:
    grazie, davvero un ottima analisi è incredibile come soros non si renda conto che la sua visioni possa dare molto fastidio agli europei,,,, di essere indirizzati da "fatalità" che però alcuni avevano previsto, in maniera non democratica, e anzi tramite un debito - oltre il danno la beffa - in un unione politica...